Da molti anni nelle sue opere l’artista denuncia la realtà che in questo periodo, purtroppo, siamo costretti a vivere
di redazione
ROMA – E’ già una settimana che i musei chiusi si sono attrezzati per far visitare virtualmente i loro spazi e le loro esposizioni. La Galleria Fidia di Roma da alcuni giorni, e fino al 12 aprile 2020, ha messo online la mostra di arte contemporanea di Vito Bongiorno. Il contributo delle sue opere, oltre a consolidare le relazioni e i rapporti con le varie realtà artistiche del territorio nazionale, testimoniano “il valore e la necessità di promuovere e sostenere la cultura in un momento come questo”. Afferma infatti Vito Bongiorno: “l’arte è tutto ciò che ci circonda dalla prima luce fino all’inizio dell’intenso buio”. Nel corso degli ultimi anni l’artista ha intrapreso una serie di sperimentazioni tra Body Art e Land Art. Nella Body Art Bongiorno considera il corpo come mezzo di espressione artistica, mentre nella Land Art usa l’ambiente come teatro dell’attività creativa. Crea così una fusione tra questi due movimenti artistici nati negli anni Sessanta negli Stati Uniti e diffusisi in Europa e in molti altri paesi.

Le sue opere sono realizzate utilizzando carbone e cenere. Materiali di senso ambivalente che portano l’artista a concepire le sue opere come risultato del degrado ecologico e umano del nostro pianeta. Ma anche come permanenza atavica capace di contenere ancora bagliori di luce e di rinascita. Il carbone, quindi, contiene nella propria struttura fisica e non solo a livello di metafora, il buio e la luce, la notte e il giorno, la catastrofe e la rinascita.
“L’esito più logico e naturale di questa metamorfosi – spiega Leonora Sofia Marussig – degenerativa della materia vedrebbe l’irreversibile trasformazione del carbone in polvere, cui allude l’uso della cenere nell’impasto pittorico. Tuttavia, così come il combustibile fossile impiegato da Bongiorno è una preziosa risorsa energetica, e solo apparentemente una roccia sedimentaria priva di vita. Allo stesso modo la condizione logora del presente contiene la scintilla vitale in grado di fornire lo stimolo necessario al suo stesso risanamento, attraverso il recupero delle qualità morali perdute, simbolicamente incarnate dalle mappe geografiche esposte, ora corrotte e in attesa di riscatto”. La mostra viene proposta in una chiave di lettura positiva e bene augurante riguardo al processo artistico e creativo.
Immagine d’apertura: Vito Bongiorno,
particolare dell’opera
Info
Galleria Fidia
Via Angelo Brunetti, 43 Roma
mostra online dal 12 marzo al 12 aprile 2020
www.artefidia.com
© Riproduzione riservata
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