Nathan Sawaya unisce Pop art e surrealismo con le grandi sculture che si dividono tra il bello dell’arte e la giocosità dei noti mattoncini Lego.
di redazione
ROMA – Quando dalla creatività del gioco si passa alla vera e propria creatività artistica. Chi l’avrebbe mai pensato che da semplici Lego si potesse arrivare a creare delle vere opere d’arte? Noi forse no, ma Nathan Sawaya sicuramente si. Ex avvocato aziendale di New York, ha pensato di mettere da parte l’arte forense per dedicarsi a quella figurativa. Ma non utilizzando i soliti supporti, marmo o tela, no! Sawaya ha trovato ispirazione da oggetti finora improbabili nella creazione di opere d’arti, e cioè semplici mattoncini dei Lego, da cui è riuscito a far venire fuori sculture (chiamiamole così) tanto straordinarie quanto di certo fuori dal comune. Di conseguenza non c’è voluto molto per lui e le sue originali opere diventare così popolari negli Stati Uniti.
E sicuramente non impiegherà molto a lasciare il segno anche in Italia. Precisamente a Roma dove è giunto per presenziare ieri la sua mostra The Art of the Brick, allestita nelle sale di Set- Spazio Eventi Tirso, e visitabile fino al 14 febbraio 2016. La mostra espone oltre 80 creazioni in 3D, tutte rigorosamente realizzate con i Lego. E’ in assoluto il primo artista a proporre i famosi mattoncini come materiale da cui plasmare figure, partendo dalla convinzione che “l’arte non è un optional”. “Le mie opere conquistano il pubblico -dice l’artista all’Ansa – perché i Lego sono giocattoli familiari: così propongo un’arte democratica e accessibile a tutti”.
Nathan Sawaya per gli esperti unisce Pop art e surrealismo. È un pluripremiato artista e le sue mostre, itineranti in tutto il mondo, dispongono di grandi sculture che si dividono tra il bello dell’arte e una specie di giocosità suscitata dai noti mattoncini Lego.
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