Arte

Scuola+Museo: l’Istituto De André di Roma apre al pubblico il suo museo

School01 Wall02

L’Istituto De Andrè apre il suo museo al pubblico, esponendo 14 opere murali e installazioni realizzate dal 2014 a oggi

 

di redazione

ROMA – Si parla spesso dell’importanza di dare valore all’arte e ai musei, se è la scuola poi che ne dimostra l’importanza, tutto acquisisce un valore in più. E di valore sul piano soprattutto educativo.
I visitatori saranno guidati tra le aule e i corridoi del labirintico plesso dalla voce degli stessi alunni e dalle loro ironiche audio guide. Potranno ammirare così le oltre quattordici opere murali e installazioni realizzate dal 2014 a oggi.
Non è la prima volta che le attività svolte all’interno dell’edificio vengono esposte agli abitanti del quartiere e agli appassionati di didattica e di arte contemporanea. Già da settembre 2015 infatti, ogni martedì e giovedì pomeriggio è possibile programmare una visita, adesso estesa al week end.
E questo per la necessità di rendere ancor più agevole la frequentazione e dare maggiore possibilità di conoscere queste opere. Inoltre fino a maggio 2017, come già detto un sabato al mese, anche gli ambienti esterni dell’Istituto De André saranno accessibili al pubblico in modo da presentare sia il work in progress che i lavori che man mano vengono terminati.

Senza seguire un ordine cronologico, ciascun giro dura circa un’ora. Il percorso va dal Wallout03, che accoglie all’ingresso passanti e curiosi, al Wall02 Processo Elementare – da cui è partita l’intera esperienza della Scuolamuseo – al Wall13 Carta Velina – restauro di murales già esistenti, l’ultimo realizzato – si affronta un percorso eterogeneo dove gli studenti hanno sperimentato tecniche, materiali e soluzioni differenti, dalla grafite alla gomma da masticare, alla plastilina, alla carta riciclata, ecc…
C’è il Wall05 INKiesta Macchia o Segno? in cui i ragazzi hanno riportato sulla parete, ingigantendola, una macchia di inchiostro; il Wall09 De Andrè, mosaico di tessere grigie che riproducono un ritratto di Fabrizio De André; il Wall10 Paper 6×3, enorme foglio/aeroplanino eseguito in sei mesi; il Wall11 Chewing gum con tanto di banco e sedia raffigurati; fino al Wall12 Informativo, costruito con Arduino, e al Wallout Junior street art, in via Ozanam 109. School01 Wall09

Ma non è tutti qui: in questi tre anni moltissimi sono stati anche i progetti collaterali – installazioni sorte spontaneamente con pile di libri, la ciclabile light, i Brainphone del corso di ceramica (ad esempio) – di cui rimane traccia, dunque visibili durante l’apertura.

Ma come nasce la Scuolamuseo? Questa bella iniziativa è frutto dell’impegno e dell’attenzione costanti di Andrea Biavati, che ha dato vita nel 2012 a School01, laboratorio permanente tra le mura dell’Istituto con la finalità di diffondere un concetto di creatività sperimentale coinvolgendo gli studenti sia nella ideazione che nella esecuzione delle opere, per creare, appunto, un vero e proprio museo. School01 è un progetto di arte sociale, di cittadinanza attiva, che combatte la dispersione scolastica, totalmente autofinanziato. Proprio per questo l’ingresso prevede una sottoscrizione di 5 euro per raccogliere fondi da destinare all’acquisto dei materiali per le iniziative in cantiere.
Il progetto School non si ferma solo a Roma, sin dalla sua partenza ha raddoppiato la propria presenza sul territorio italiano attivando una collaborazione con Potenza, dove è sorta School02; ha stretto legami con professionisti e Istituzioni europee; soprattutto ha coinvolto (e si è fatta coinvolgere da) altre realtà nella stessa Monteverde costruendo una rete solidale e attiva. Tra i prossimi appuntamenti: l’installazione di quaranta poster a tematica sociale, ognuno un pezzo unico, in giro per il quartiere e per Trastevere, pensati assieme alle Scuole Medie e Elementari G. Franceschi, G. Oberdan e F. Cesana.

 

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