di redazione
Firenze, giovedì 26 maggio 2016 –
Prosegue il ciclo della rassegna “Contaminazioni” organizzata allo Spazio A,(lungarno Benvenuto Cellini 13°), che ogni venerdì alle 17.30 prevede incontri dedicati ai vari temi culturali: dalla letteratura, all’architettura, dal cinema, alla fotografia, alla musica.
Curato da Riccardo Bruscagli, Laura Andreini e Marco Casamonti, il ciclo di conferenze invita i suoi ospiti ad interrogare l’antico, suscitando al contempo una meditazione su un futuro possibile. L’ospite di questa settimana, di domani venerdì 27 maggio, sarà Mila De Santis con la conferenza “Il Maggio Musicale Fiorentino: tradizione e innovazione”.
Istituito nel 1933 in una delle città più rappresentative del ‘marchio Italia’ nel mondo, sostenuto dal governo fascista, forte della presenza di un direttore stabile del calibro di Vittorio Gui e della sua fresca compagine orchestrale, il nuovo Festival nasce per celebrare la tradizione, in particolare quella operistica nazionale dell’Ottocento, e lo fa attraverso scelte inusuali nella programmazione, oppure con opere di repertorio ma rilette alla luce di nuove concezioni registiche e sceniche e cast di richiamo internazionale. Ma il Festival vuole guardare anche al futuro, ospitando prime assolute, organizzando convegni su tematiche di attualità, coinvolgendo i rappresentanti più in vista del mondo della letteratura e delle arti figurative. Con maggiore o minore fedeltà a queste direttrici originarie, la storia del Maggio si dipana per oltre ottant’anni: l’incontro è l’occasione per gettarvi uno sguardo panoramico e metterne in luce alcuni momenti significativi.
Mila De Santis, è diplomata in pianoforte e laureata in lettere, ha insegnato Storia della Musica e Letteratura poetica e drammatica presso alcuni Conservatori italiani ed è ricercatrice di Storia della musica moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze. Si è occupata di musica italiana del Settecento e del Novecento (in particolare Casella, Dallapiccola, Savinio) e di poesia per musica. È membro del Comitato scientifico del Centro di Studi musicali Ferruccio Busoni di Empoli e collabora al LESMU (Lessico della teoria e della critica musicale), progetto coordinato da Fiamma Nicolodi e Paolo Trovato. Diverse le sue pubblicazioni tra le principali: “Savinio e la musica: un amore difficile”, “Catalogo critico del fondo Alfredo Casella” presso la fondazione Giorgio Cini di Venezia, “Per lo studio dei processi creativi di Luigi Dallapiccola”.
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