Arte

Synchronicity. Contemporanei, da Lippi a Warhol a Palazzo Pretorio di Prato

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La mostra ha l’obiettivo di rilanciare la tradizione artistica toscana attraverso l’arte contemporanea che va da Duchamp e Warhol fino ai giorni nostri

 

di redazione

PRATO – Può esistere una ‘sincronicità’ tra l’arte classicista e quella contemporanea? Certo che si. Il dialogo tra passato e presente lo si può trovare con facilità.Una dimostrazione? La mostra Synchronicity. Contemporanei da Lippi a Warhol, ospitata fino al 10 gennaio 2016 nella sede rinnovata del Museo di Palazzo Pretorio a Prato. Si tratta di un progetto espositivo ideato da Stefano Pezzato, curatore e conservatore del Centro Pecci, ed è promosso dal Comune di Prato – Museo di Palazzo Pretorio. In questo splendido scenario del museo pratese, già da fine settembre sono esposte quelle opere considerate le ricerche artistiche più significative dal secondo dopoguerra in poi. La particolarità di questa mostra, sta nell’aver inserito in modo simbiotico capolavori dell’arte contemporanea all’interno del percorso storico-artistico di Palazzo Pretorio. Facendo emergere, dunque, combinazioni in grado di riconfigurare la cronistoria museale in una dimensione di “sincronicità” fra il presente e il passato. Si possono ammirare, perciò, Marcel Duchamp e Andy Warhol, Daniel Spoerri e Michelangelo Pistoletto, Matthew Barney e Vanessa Beecroft, – giusto per citarne alcuni- al fianco di Filippo Lippi e Donatello.

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                               momenti della mostra Synchronicity al museo di Palazzo Pretorio

Artisti inseriti perfettamente all’interno di un percorso espositivo che parte dalle tavole tardogotiche e le pale rinascimentali, e attraverso i secoli fino all’altana dove sono esposte le opere dell’Ottocento e del Novecento. Si inseriscono cronologicamente proprio lì dove terminano le raccolte civiche di Prato (con la considerevole donazione dei gessi di Jacques Lipchitz).
Synchronicity dunque ha l’obiettivo di rilanciare la tradizione artistica della Toscana attraverso la promozione dell’arte contemporanea, coltivata in questa parte della regione, tra Firenze, Prato e Pistoia, negli ultimi sessant’anni. Decenni questi di intenso sviluppo economico, sociale e culturale.
Sono oltre trenta le opere contemporanee selezionate da Stefano Pezzato inserite nel percorso museale – inaugurato nel 2014 con le mostre sulla donazione Lipchitz e Da Donatello a Lippi. Trattandosi di arte contemporanea non potevano mancare opere video e installazioni, articolate fra le collezioni del museo. Video e installazioni che agevolano il coinvolgimento ambientale con alcune aree del Palazzo. Inoltre sala per sala si presentano innesti contemporanei fra composizioni tematiche di opere antiche e moderne. Facendo un esempio: Marina Abramovic si confronterà con i caravaggeschi e Piero Gilardi troverà posto tra le nature morte del tardo Settecento. Questi gli artisti in mostra: Marina Abramovic, Vito Acconci, Matthew Barney, Vanessa Beecroft, Martha Colburn, Joseph Cornell, Vittorio Corsini, Marcel Duchamp, Sylvie Fleury, Lucio Fontana, Piero Gilardi, Domenico Gnoli, Dan Graham, Yang Jiechang, Joan Jonas, Yves Klein, Eugenio Miccini, Alberto Moretti, Margherita Morgantin, Maria Mulas, Bruce Nauman, Luigi Ontani, Lucy+Jorge Orta, Michelangelo Pistoletto, Robert Rauschenberg, Mimmo Rotella, Santiago Sierra, Keith Sonnier, Daniel Spoerri, Johan Van der Keuken, Andy Warhol, Gilberto Zorio. 

 

 

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