di redazione Arte Fair
Milano, mercoledì 22 marzo 2017 –
Sono in corso alcuni eventi che celebrano il 150° anniversario della nascita di Arturo Toscanini. Varie le iniziative per rendergli omaggio,
tra queste il concerto del 20 marzo dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta da Michele Mariotti, all’Auditorium di Torino.
In occasione di questa ricorrenza non è da meno il Teatro alla Scala che anzi ricorda il genio di Toscanini con un palinsesto di eventi che include un concerto, una mostra e la presentazione delle ultime novità editoriali. Stesso programma di eventi che si susseguirà poi anche negli Stati Uniti, che lo avevano accolto durante la seconda guerra mondiale, e dove da Washington a New York gli sarà reso omaggio.
E così domenica 25 marzo, giorno del 150° compleanno del maestro dalla proverbiale severità con in musicisti, si svolgerà il grande concerto del Coro e Orchestra del Teatro alla Scala, diretto da Riccardo Chailly e alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nella scaletta alcune delle pagine più amate da Toscanini: la Settima di Beethoven, lo Stabat Mater e il Te Deum dai Quattro Pezzi Sacri di Verdi e, in conclusione, l’Inno delle nazioni, che Verdi scrisse per l’Esposizione universale del 1862 (con estratti dell’Inno di Mameli, della Marseillaise e di God Save t he King) e che Toscanini la considerò come emblema del mondo libero durante la Seconda Guerra mondiale. Voce solista sarà quella del tenore Fabio Sartori, applaudito in tanti ruoli verdiani alla Scala.
Questo concerto sinfonico-corale in realtà costituisce il cuore di un lungo programma toscaniniano alla Scala, che si è aperto il 14 marzo con la presentazione del nuovo volume delle Lettere di Toscanini in una serata speciale del ciclo “Lettere e note al Museo”.
La settimana dopo, il 21 marzo, si sono tenute invece l’inaugurazione della mostra “Arturo Toscanini. La vita e il mito di un maestro immortale”, allestita presso il Museo Teatrale, a cura di Harvey Sachs e Franco Pulcini, sostenuta da Salini Impregilo, e la presentazione del volume dallo stesso titolo curato da Marco Capra.
Immagine ansa
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