Teatro

Teatro Regio di Torino: in arrivo la prima di ‘Didone ed Enea’ diretta da Sardelli

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Con “Didone ed Enea”, di Henry Purcell il Teatro Regio di Torino apre il progetto Opera barocca e rende omaggio alla Francia, profondamente scossa per quanto accaduto a Parigi.

di redazione

TORINO – In un momento in cui si è profondamente scossi per quanto accaduto a Parigi, il Teatro Regio di Torino si prepara a ricevere un’opera che ha il sapore di Francia. Non tanto per la storia raccontata, quanto per la produzione e l’allestimento che proviene dall’Opera de Rouen Haute-Normandie. La prima italiana di ‘Didone ed Enea’ di Henry Purcell, andrà in scena sabato 19 novembre con lo spettacolare allestimento, come già detto, dell’Opera de Rouen Haute-Normandie. Allestimento che porta la firma di Cécile Roussat e Julien Lubek, autori di regia, costumi e coreografia. I due autori, formatisi nella leggendaria scuola di Marcel Marceau, sono noti per le loro messe in scena piene di magia, arte circense, illusionismo, senso teatrale. Il pubblico saprà di certo trovare nell’eroe greco Enea, tra l’altro rappresentato con quel tocco francese che sa di vitalità rivoluzionaria, la forza di risollevarsi da questo periodo così drammatico.
“Didone ed Enea”, con il quale il Regio apre il Progetto Opera barocca, sarà diretto da Federico Maria Sardelli. Al suo debutto sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, il maestro affronterà la ricca partitura del compositore inglese. Quello che presenterà Sardelli è uno spettacolo ampliato. «L’idea è quella di arricchire l’opera, circa un’ora di musica, con danze tratte dal catalogo di Purcell, – racconta il maestro – rispettando la prassi dell’epoca e le atmosfere dell’autore. Uno spettacolo allargato, secondo lo schema seicentesco, ma filologicamente pertinente».
Sul palcoscenico si alterneranno solisti di fama internazionale, riconosciuti esperti nel campo della musica antica. Come Roberta Invernizzi, Benedict Nelson, Roberta Mameli e Carlo Allemano.
Ma Didone ed Enea non sarà l’unica opera di Henry Purcell rappresentata al Regio di Torino. Anche un altro lavoro del compositore inglese sarà portato in scena e precederà Didone ed Enea.
Si tratta di ‘King Arthur’, la “dramatic-opera” di Purcell completata nel 1691,che sarà presentata dall’Accademia Stefano Tempia lunedì 16 novembre presso il Conservatorio.
L’esecuzione in forma di concerto, con un adattamento del testo in italiano a cura di Orlando Perera, è affidata alla bacchetta di Dario Tabbia. Si alterneranno in scena i leggendari Cavalieri della Tavola Rotonda, Re Artù, il mago Merlino, che poi sono solo alcuni dei personaggi di questa semi-opera in cinque atti, ricca di pagine musicali entrate nella storia della musica, come la celebre passacaglia “How happy the lover”. Nell’arco di pochi giorni quindi il pubblico potrà assistere a due capolavori del grande compositore inglese in prima assoluta a Torino che da capitale architettonica del Barocco europeo, si appresta a diventare, nel nome di Purcell, anche la capitale del Barocco musicale.

 

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