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Teatro San Carlo: sciopera il Corpo di Ballo e salta la prima del Lago dei cigni

Salta la prima del Lago dei cigni al Teatro San Carlo, in sciopero il Corpo di Ballo. Da tempo la Fondazione del San Carlo ha messo all’attenzione dei tavoli governativi i contratti a termine, attualmente vincolati da norme assai restrittive.

 

 

di redazione

NAPOLI – Non si arresta la crisi all’interno del personale dei teatri. Storici palcoscenici, tra i più noti al mondo, combattono da tempo la precarietà del personale artistico, e non solo.
Questa volta a colpire, sia in senso materiale che emotivo, è uno dei teatri più belli, oltre che il più antico d’Europa: il Teatro San Carlo.
Sabato scorso doveva debuttare la prima del Lago dei Cigni, ma problematiche relative al contratto dei tersicorei ha fatto saltare lo spettacolo.
Alle 19 infatti, in concomitanza con l’inizio dello spettacolo, la sovrintendente del Teatro San Carlo Rosanna Purchia, è salita sul palcoscenico per porgere personalmente le scuse al pubblico: «Ho l’onore e l’onere di dirigere questo meraviglioso Teatro» ha affermato. «Sono qui prima di tutto per chiedervi scusa e poi per spiegarvi le ragioni dello sciopero. Purtroppo, gli sforzi fatti fino a pochi minuti fa da stamattina ininterrottamente da me e dalle organizzazioni sindacali, sono stati vani.

              Lago dei cigni. Foto ©Luciano Romano

Nessuno è riuscito a convincere il nostro balletto a non lasciare questo palcoscenico vuoto, e io non posso non dolermene. La problematica che ha spinto a questo sciopero non attiene solo al San Carlo e a Napoli ma è una problematica nazionale riferita al decreto dignità che vincola moltissimo l’utilizzo dei contratti a termine e non riguarda solo il corpo di ballo, ma è atteso anche da orchestra e coro».
Nulla è valso nel convincere il Corpo di ballo partenopeo a salire sul palco. Nemmeno il lungo incontro tra i sindacati e la Fondazione del Teatro San Carlo. Le trattative si erano svolte in un clima sereno dovuto alle forti rassicurazioni da parte della Fondazione riguardo alla tutela dei posti di lavoro. Ma i ballerini hanno scelto comunque di non andare in scena.
Il problema dunque nasce dai contratti a termine attualmente vincolati da norme assai restrittive. Problematica che già da mesi la Fondazione Teatro di San Carlo, – come scrive in una nota – insieme a tutte le altre Fondazioni Lirico Sinfoniche, ha più volte sottoposto all’attenzione dei tavoli governativi e sindacali.
Comunque sia l’eclatante sciopero non poteva non passare inosservato.
La riforma delle Fondazioni infatti sarà all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, molto probabilmente il 19 giugno.
Intanto gli spettacoli del Lago dei cigni proseguono regolarmente come da programma e già da ieri 16 giugno. I biglietti dello spettacolo di sabato 15 giugno possono essere rimborsati o convertiti – attraverso i canali di acquisto – nelle altre recite del Lago dei Cigni previste per il 18 e 19 giugno.

 

 

*In alto: la sovrintendente Rosanna Purchia insieme
a Giuseppe Picone direttore del Corpo di ballo.
Foto ©Riccardo Siano
da La Repubblica Napoli

 

 

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About Author

Antonella Furci è giornalista pubblicista, autrice del romanzo giallo "Come ombre tra la nebbia" (Streetlib 2019). Ha collaborato con diverse testate giornalistiche calabresi, occupandosi di cultura, politica e problemi sociali. Nel 2015 fonda il sito d'informazione culturale Arte Fair.it

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