di redazione
Roma, sabato 25 giugno 2016 –
Fervono i preparativi per una partenza speciale. O meglio un ritorno speciale. Il Codex Purpureus Rossanensis, uno dei libri illustrati più antichi, è in procinto di tornare a casa, ovvero a Rossano Calabro (Cs).
All’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del Patrimonio archivistico e librario di Roma, dove è rimasto per qualche anno, è tutto un fermento per sistemare e tutelare nel migliore dei modi e con il massimo dell’accortezza il prezioso libro, celeberrimo evangelario Patrimonio dell’Umanità miniato nel V-VI secolo su pagine di pergamena color della porpora. Dopo 4 anni lascia la cassaforte che lo ha finora conservato per far ritorno finalmente nella sua “patria”, in Calabria. Dal 2 luglio sarà esposto nel Museo Diocesano della cittadina calabrese.
Il Codex è stato oggetto in questi anni di un delicato e sapiente restauro. Con alle spalle ben quindici secoli di vita durante cui ha conservato il suo tesoro di fascinose miniature, è forse il più antico libro illustrato della storia. A Rossano arriverà con un furgone climatizzato e scortato.Una bella scatola di seta protegge come un bozzolo la sua preziosa copertina in pelle marocchina. E un clima box, come una specie di culla perfettamente climatizzata e sicura, garantirà un costante ambiente fresco a dispetto delle alte temperature che si registrano in questi giorni. Anche al Museo Diocesano di Rossano Calabro, dove sarà appunto esposto, lo attende una teca super tecnologica realizzata per garantire un monitoraggio H24. E poi il Codex sarà pronto per essere a mirato, si spera da tanti, nel suo splendore.
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