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Trovato in una soffitta francese un presunto Caravaggio

Opera Caravaggio

di a.f.

Parigi, martedì 12 aprile 2016 –

Un ritrovamento eccezionale, quasi incredibile, quello di un’ opera che potrebbe essere attribuita a Caravaggio. Raffigurante ‘Giuditta che decapita Oloferne’, era stata ritrovata due anni fa nella soffitta di una antica abitazione a Tolosa, nel sud della Francia.

Opera CaravaggioStamane a Parigi il dipinto è stato presentato per la prima volta alla stampa da una società d’expertise parigina. Si è comunque in attesa delle perizie che potrebbero portare all’attribuzione del quadro a Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio. Intanto il Ministero della Cultura francese ha disposto che la tela non venga portata fuori dal territorio nazionale e l’ha decretata ‘Tesoro nazionale’.
Secondo Eric Turquin, a capo del team di esperti che sta studiando la tela, l‘opera sarebbe stata dipinta da Caravaggio negli ultimi anni di vita, tra il 1600 e il 1610.
Straordinario non è solo il ritrovamento in sé, quanto anche il modo come e dove è stato scoperto. Il quadro, un olio su tela di 144 x 173,5, è stato ritrovato nel 2014 dai proprietari dell’abitazione. Era nascosto in una intercapedine da cui è venuto fuori durante i lavori per una perdita di acqua.
Se gli studi dovessero confermare l’appartenenza a Caravaggio, si tratterebbe dell’opera scomparsa a Napoli nel XVII secolo.
Caravaggio infatti dipinse due versioni della “Giuditta e Oloferne”, una realizzata a Roma e conservata nella Galleria Nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini, e l’altra realizzata a Napoli da cui appunto scomparve. A far pensare che il dipinto sia un Caravaggio, è infatti la conferma di una copia dell’epoca realizzata dal pittore fiamingo Louis Finson, appartenente alla collezione del Banco di Napoli ed esposta a Palazzo Zevallos a Napoli. Dell ‘esistenza dell’originale ne parla proprio il testamento dello stesso Finson che, nato a Bruges e morto ad Amsterdam, trascorse alcuni anni in Italia tra il 1600 e il 1610 e un periodo a Napoli nel 1604. Gli esperti del Museo del Louvre, interessato ad acquisire l’opera, continueranno a studiare e valutare l’opera per i prossimi mesi e se attribuita a Caravaggio, potrebbe avere un valore di 120 milioni di euro.

E’ proprio avvolta nel mistero la storia di questo dipinto, perché non solo si attende di scoprire se si tratta effettivamente dell’opera originale di Caravaggio scomparsa nel 1604 a Napoli, ma anche di come è finita in quella soffitta a Tolosa e nascosta per tanto tempo in un intercapedine. Di tutta quanta la faccenda, straordinario è anche il fatto che il dipinto, dimenticato per almeno 150 anni nel sottotetto dell’antica casa, “è in un eccezionale stato di conservazione”, ha spiegato Eric Turquin. Secondo Turquin inoltre l’opera, una volta giunta in Francia intorno alla metà dell’800, sarebbe stata unita a una collezione privata di Tolosa. Racconta infatti Turquin: “i proprietari sono dei discendenti di un ufficiale dell’esercito napoleonico. E’ forse con lui che questo quadro è arrivato tra i beni di famiglia”.

Gli esperti del Centro di ricerche e restauri dei Musei di Francia hanno comunque 30 mesi per capire se si tratta davvero di un’opera originale di Caravaggio.

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