Rimasto chiuso per un po’ di anni, riapre ai visitatori il Museo del Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca di Vibo Valentia
VIBO VALENTIA – Rimasto chiuso per un po’ di anni per motivi di restauro, è tornato a splendere tra i beni culturali della città di Vibo Valentia, il Museo del Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leoluca. Da qualche settimana, residenti e turisti possono recarsi presso il complesso storico del Valentianum (ex convento domenicano del 1455), dove ha sede il museo, per ammirare preziose opere tra tele, oggetti sacri e reperti archeologici.
In ambienti ben restaurati e con un nuovo allestimento museale curato da Vincenzo Carone, il neo percorso espositivo è costituito da circa 150 opere (molte altre sono in magazzino in attesa di essere restaurate). Si tratta di preziosi oggetti sacri, tele e quadri di varie dimensioni, sculture e reperti archeologici magno greci, provenienti da passate donazioni votive, oggetti ed opere provenienti anche da varie chiese vibonesi e manufatti artistici che costituivano la già precedente collezione.
Nell’insieme il museo di Vibo Valentia – che vanta già importanti enti espositivi come il Museo Nazionale Archeologico “Vito Capialbi” e il Museo Lìmen di Arte Moderna e Contemporanea – custodisce un patrimonio culturale di un certo valore, sia per la preziosità dei materiali sia per i nomi di importanti artisti incisi sulle opere.
Gli artisti esposti
Tra gli autori di rilievo compaiono Antonello Gagini di cui è esposta una splendida scultura in marmo Madonna con Bambino del XVI secolo; Wenzel Cobergher a cui è attribuito un dipinto del XVI secolo e raffigurante Santa Caterina da Siena; Emanuele Paparo che ha dipinto il San Giuda del XIX secolo.
E poi anche le particolari e parecchio preziose statuette in bronzo dorato di Cosimo Fanzago che catturano l’attenzione nell’area centrale del museo, come pure quelle di Ercole Ferrata, noto artista del ‘600, celebre per la Santa Agnese in Agone a Roma. Tra le altre opere esposte sono da citare i calchi in gesso di Francesco Jerace, celebre pittore e scultore della scuola napoletana tra ‘800 e ‘900.
L’insieme di questi capolavori, ammirabili ora nel nuovo Museo del Duomo di Vibo Valentia, “rappresentano sì una parte del grande patrimonio culturale della città, ma anche e soprattutto – come spiega il curatore museale Vincenzo Carone – la vita di una comunità.
Il complesso percorso espositivo, infatti, che segue una linea cronologica e gioca con il chiaro-scuro della luce, è stato realizzato in modo da dare rilievo a quegli oggetti che raccontano l’identità storica della città e gli aspetti della sua religiosità”.
Immagine d’apertura: opera del Gagini esposta al Museo del Duomo di Vibo Valentia
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